Fanfani Enrico *
Firenze 1824 - dopo il 1885
Studiò all’Accademia di Firenze dal 1836 al 1853, ottenendo sussidi e premi. Esordì al concorso di quell’istituto per l'anno 1845 con un tema ariostesco, La morte di Zerbino. Predilesse il soggetto di genere connesso con la storia biblica o letteraria: nel 1851 presentò all’Accademia l'Obolo della vedova e nel 1857 Milton cieco che detta alle figlie il Paradiso Perduto (entrambi a Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti), opere che denunciano l'attrazione dell'artista per forme puriste prima e naturalistiche poi. Nel 1852 partecipò alla Promotrice fiorentina con La primavera e vi tornò in seguito con i temi a lui più congeniali: L'ultima confessione di Beatrice Cenci (1855), Torquato Tasso al convento di S. Onofrio, Rebecca al pozzo, Bice neI sotterraneo di Rosate (1856). Al 1860 ca. risale un soggetto di storia contemporanea, ambientato in piazza della Signoria a Firenze: La mattina del 27 aprile 1859, presentato alla I Esposizione Nazionale di Firenze del 1861.