Falchetti Alberto *
Caluso (Torino) 1878 - 1956
Ereditò dal padre Giuseppe la predilezione per la natura morta e il paesaggio. Inizialmente subì l’influenza di G. Segantini, che lo spinse al ritiro in valle d’Ayas per dedicarsi allo studio dal vero. Dopo l’esordio nel 1891 (Un'anitra-studio dal vero) espose con continuità alla Promotrice di Torino e, periodicamente, alla Promotrice di Genova, alle Triennali di Milano e alle Biennali di Venezia, nature morte (Melagrane, 1912, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna), paesaggi animati (Processione mattinale fra gli olivi a Sanremo, 1901, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) e anche inglesi e olandesi, più raramente scene di genere e ritratti (Ritratto del padre Giuseppe Falchetti, 1918, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Dal viaggio nel Vicino Oriente, compiuto intorno al 1905 insieme al pittore americano J. Sargent, trasse motivi di rinnovamento del repertorio.