Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Durantini Luigi*

DURANTINI LUIGI
Roma 1792 - 1857
Formatosi all'Accademia di San Luca, nel 1814 vinse il pensionato Canova con l’Aiace, che si conserva nell’istituto romano insieme al contemporaneo Filottete ferito, all’Innocenza, ai due ritratti di G. Camporese e di G. Azzurri (1838 ca.) e a una copia da G. Landi: opere dove emerge l'attenzione al Neoclassicismo di V. Camuccini e lo studio delle opere di G. Reni. Nel 1818 fu chiamato da A. Canova ad affrescare una delle lunette del Museo Chiaramonti in Vaticano; e nel 1820 M. Stern gli affidò la copia del Sant'Andrea di Raffaello per la Cappella Paolina al Quirinale. Nel 1822, giovanissimo, ebbe la nomina dell'Accademia di San Luca a professore di merito. La sua fama è legata anche ad alcune opere che replicò più volte, come la S. Cecilia, apparsa nel 1818 all'Accademia di San Luca, quindi nel 1825 nello studio di A. d'Este e nel 1832 e nel 1857 alle mostre della Società Amatori e Cultori, dove aveva presentato, negli stessi anni, Il Pastore Faustolo, altra sua celebre composizione ideata fra il 1822 e il 1825.
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