Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Drugman Giuseppe *

DRUGMAN GIUSEPPE
Parma 1810 - 1846
Nato da una famiglia di intagliatori originari delle Fiandre, nel 1826 si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Parma. Frequentò i corsi di paesaggio di G. Boccaccio, segnalandosi presto come uno degli allievi migliori (Il parco Ducale di Colorno, 1830, Parma, Museo G. Lombardi). Nel 1836 vinse il gran premio di Paesaggio (Caccia al Cervo, Parma, Istituto d’Arte Toschi), che gli procurò il pensionato romano. Autore di vedute di gusto romantico, a Roma, dal 1837, studiò i paesaggisti del Seicento, prediligendo atmosfere alla S. Rosa e inquadrature alla C. Lorrain (Le rovine del Colosseo e L'Isola Tiberina, entrambi a Parma, Istituto d'Arte Toschi). Seppe aprirsi anche alle coeve esperienze olandesi, come rivelano certe descrizioni minute e puntuali dal vero (La sortita da Albano e La quercia del Tasso, entrambi a Parma, Museo G. Lombardi). Rientrato a Parma nel 1838, lavorò regolarmente per la duchessa Maria Luigia e dal 1840 fu incaricato a più riprese di sostituire Boccaccio alla cattedra di paesaggio. Morì di tisi trentaseienne.
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