Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Di Giovanni Luigi *

DI GIOVANNI LUIGI
Palermo 1856 - 1938
Ricevette la sua educazione artistica dal padre Giuseppe, con il quale collaborò a numerose imprese decorative in vari palazzi palermitani. Nel 1873 si trasferì a Napoli, dove rimase fino al 1882, avviato da D. Morelli sia alle copie sia alla pittura di storia a pastello e ad acquerello. Alla Promotrice Salvator Rosa espose più volte fra il 1875 e il 1883 (1879, Nerina, Fra un canto e l'altro, Déshabillé; 1880, EI estrebillo favorido; 1883, Giovedì santo) e nel 1877 inviò all’Esposizione Nazionale Non l'avessi mai letto! Terme stabiane di Pompei. Nel 1880 partecipò all’Esposizione Nazionale di Torino con La cappella di Sant'Andrea nella chiesa di San Paolo a Napoli. Rientrato a Palermo, ottenne una discreta affermazione presso la committenza aristocratica e borghese, soprattutto con i suoi luminosi pastelli. Del 1884 è l’opera di tema storico più impegnativa: Il rinvenimento del cadavere di Pietro Micca (Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Fu presente con quadri di genere e con vedute alle Esposizioni di Venezia (1887, Preparativi carnevaleschi) e di Palermo (1891-1892, Piazza duomo a Messina), soggetti che insieme ai ritratti compongono la sua vastissima produzione (L'ambulatorio, 1897; Pescatori di Sferracavallo, Primavera, Donna con ventaglio, Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna; Gli emigranti, Palermo, coll. Banca d'Italia). Con R. Lentini e E. De Maria Bergler collaborò fra il 1899 e il 1900 alla decorazione liberty del teatro Mas-simo. Dal 1886 ebbe la cattedra di disegno presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e dal 1926 quella di pittura.
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