Dell'Acqua Cesare *
Pirano (Istria) 1821 - Bruxelles 1905
Frequentò l’Accademia di Venezia dal 1842 al 1847 e vi espose, nel 1847, Cimabue che scopre il genio di Giotto. Influenzato dall’esempio del giovane G. L. Gatteri, mostrò subito una forte predilezione per il genere storico, che trattò con sapienza compositiva e attenta resa dei particolari. Nel 1848 si trasferì a Bruxelles, dove entrò nella bottega di L. Gallait, divenendone seguace. Rimase comunque sempre in contatto con Trieste, da dove ricevette varie commissioni come il San Giovanni che predica nel deserto e Cristo e i pargoli (1852-1854, chiesa di San Nicola, Trieste) e le due tele con La proclamazione del porto franco di Trieste e La dedizione di Trieste alla Casa d'Austria eseguite per P. Revoltella (1855-56, Trieste, Museo Revoltella). Per l’arciduca Massimiliano dipinse sette tele da collocarsi nella sala Storica del castello di Miramare (1857-1868); anche in Belgio decorò dimore private (Villa Wambecke, 1873). Partecipò con la Dalila, opera assai celebrata, all’Esposizione di Vienna del 1873 e a quella di Napoli del 1877; la Prosperità commerciale di Trieste (1877), eseguita per il Palazzo Municipale della città, segnò il culmine della sua carriera. In seguito espose a Milano (1893, Fumatori nel caffè greco a Trieste) e a Venezia (1895, Stella mattutina).