Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

De Sanctis Giuseppe *

DE SANCTIS GIUSEPPE
Napoli 1858 - 1924
Formatosi all’Accademia di Napoli con D. Morelli, nelle prime opere seguì i temi orientalisti del maestro (Teodora, esposto a Venezia nel 1887; Nell'Harem e Preghiera della sera in un cortile bizantino del V secolo, esposti a Monaco nel 1889). Dopo un viaggio a Londra e un soggiorno parigino di tre anni, a contatto con diversi artisti e con il mercante A. Goupil, si dedicò alla pittura di genere e di paesaggio e ai ritratti, soprattutto femminili, scegliendo un seducente decorativismo caro al mercato del tempo (Mezza figura in bianco, Napoli, Amministrazione Provinciale; Virginia, Napoli, Museo di Capodimonte). Espose alle Promo-trici napoletane dal 1882 al 1917 (1882, La canzone interrotta; 1885, Mercato di fiori a Bruxelles; 1887, Place Blanche-Parigi; 1896, Testa femminile) e alle esposizioni italiane dal 1883 al 1911. Nel 1890 dipinse per il Caffè Gambrinus Donna con le ortensie (Napoli, Museo di Capodimonte) e nel 1911 decorò con V. Volpe e P. Vetri la volta del padiglione di Campania, Basilicata e Calabria, allestito per l'Esposizione Inter-nazionale di Roma. Insegnò incisione e acquaforte all'Accademia napoletana e realizzò riduzioni calcografiche di opere di D. Morelli e di M. Cammarano.
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