De Francesco Beniamino *
Barletta (Bari) 1807 - Saint-Enogat- Saint-Malo (Francia) 1869
Di nobili origini, si trasferì giovanissimo a Napoli dove studiò all'Accademia di Belle Arti, allievo di A. Sminck van Pitloo. Esordì con successo alla Mostra Borbonica del 1833 con tre vedute e una Bambocciata all'uso ro-mano. Fu premiato anche alla mostra del 1835 dove espose, fra l'altro, Veduta delle Catacombe di San Gennaro de' poveri (1834), Torquato Tasso in Sorrento e Veduta al chiaro di luna (1835), dipinti di spiccata intonazione romantica con accenti troubadour (Napoli, Palazzo Reale). Ulteriore successo ottenne all’edizione del 1837: il Paesaggio con serpente (Napoli, Museo di Capodimonte) fu acquistato dal re unitamente alla Veduta d'una marina. B. Thorvaldsen nel 1836 aveva comprato il Paesaggio con mulattiera, e poi il Paesaggio con Enea e la Sibilla (entrambi a Copenaghen, Museo Thorvaldsen), opere di chiara adesione al genere del paesaggio “istoriato”. Dopo un soggiorno a Roma, l'artista si spostò a Firenze dove espose fino al 1842 presso l’Accademia e collocò nelle collezioni granducali un Paesaggio romano (1838, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti). Dal 1843 è documentato in Francia, dove espose ai Salon di Parigi (1843-1849, 1853, 1867), senza mancare però ai contemporanei appuntamenti con le mostre bor-boniche, dove comparve con studi di piante e paesaggi, spesso presi nelle campagne bretoni (1855, Raccolta di paglia, Avellino, Museo Irpino). Nello stesso 1855 fu anche presente all'Esposizione Universale di Parigi con due vedute bretoni (all’epoca il pittore risiedeva a Dinard) ed eseguiva il dipinto Festa a mare di notte all’Immacolatella, dove recuperava un caratteristico motivo partenopeo (Caserta, Palazzo Reale). Nel 1861 fu presente all’Esposizione Nazionale di Firenze e nel 1866, per l’ultima volta, a una mostra napoletana. La Veduta presa da Mergellina (1835, coll. privata), di chiara impronta posillipiana, fu acqui-stata da C. Corot insieme a due paesaggi del primo periodo alla vendita delle opere di De Francesco organizzata dopo la morte dell'artista all’Hotel Drouot (catalogo curato da T. Gautier).