De Criscito Pasquale *
Napoli 1830 - 1909
Formatosi alla scuola di F. Oliva, dopo un esordio nella pittura sacra (Gesù Cristo e la Samaritana, esposto a Napoli nel 1851 assieme alla Santa Vergine della modestia) si accostò ai temi storici nell’interpretazione romantica offerta da D. Morelli. Dipinse anche scene di genere e ritratti, e fu un abile decoratore sulla scia di I. Perricci con cui collaborò fra l'altro nella sala Bianca del Quirinale a Roma. Partecipò alle mostre della Salvator Rosa, fra il 1862 e il 1885, presentando dipinti quali Una sventurata (1863), La Margherita del Faust (1868), criticata da V. Imbriani per i «colori crudi» e per le figure «di maniera», ma apprezzata da C. T. Dalbono, e Monumento sepolcrale nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma (1881). A Roma espose nel 1871 (Buffalmacco), nel 1875 (Soggetto pompeiano) e nel 1876 (In riva al Tevere). A Milano nel 1887 inviò un’Odalisca.