Criscuolo Antonio*
Mesagne (Taranto) 1813 - Taranto 1871
Dopo aver frequentato l’istituto di Belle Arti di Napoli, dove si era distinto alla Scuola del Nudo, fece ritorno nel paese natale e, in seguito, si trasferì a Taranto, dedicandosi all’insegnamento del disegno. È ricordato come autore di dipinti a soggetto sacro, di ritratti, specie di ecclesiastici (Ritratto dell'Arcivescovo Rotondo, Ritratto di monsignor Blundo), di paesaggi e di miniature su avorio. Come decoratore realizzò il telone e gli affreschi del teatro d'Ayala di Taranto e come restauratore intervenne nel 1864 nella cupola della cappella di San Cataldo nella cattedrale di Taranto. Si cimentò con discreto successo anche nell’esecuzione di quadri di genere, come sembrerebbe attestare il premiato Ragazzi che giocano a gatta cieca, citato dalla letteratura locale.