Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Covelli Gian Emanuele (Gaele) *

COVELLI GIAN EMANUELE (GAELE)
Crotone (Catanzaro) 1872 - Firenze 1932
Nel 1888 si iscrisse all’Accademia di Napoli dove studiò con S. Lista e, fino al 1893, con D. Morelli che lo indirizzò al quadro di figura (Ritratto della sorella che dorme, 1893, coll. privata). Ottenuti diversi premi dalle istituzioni partenopee, nel 1897 si trasferì a Firenze, allievo di S. Ussi, ma anche attento alle correnti veriste e tardonaturaliste europee. Nel 1898 espose alla Promotrice di Firenze La scuola di nudo e Patriota calabrese; nello stesso anno partecipò a un concorso nazionale con II giuramento di Pontida. Intanto diede avvio a una produzione verista a sfondo sociale, dandone uno dei primi saggi nelI’Idillio fugace (bozzetto esposto a Parigi nel 1900; dipinto, 1901, Bologna, Galleria d’Arte Moderna) e che proseguì con Pacco postale (esposto a Firenze nel 1900) e Verso l'ignoto (esposto alla Biennale di Venezia del1901, Catanzaro, Museo Provinciale). Alle esposizioni presentò anche numerosi ritratti (Ritratto di signorina inglese, esposto a Venezia nel 1901, Catanzaro, Municipio) accanto a dipinti con figure popolari, dove l'accentuazione verista è alimentata dai contrasti tonali e dal taglio prospettico, ravvicinato, della scena (Scena di un mercato fiorentino, 1905, esposto a Roma nel 1907,coll. privata).
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