Cipriani Nazzareno *
Roma 1843 - 1923
Di famiglia veneta, si formò a Roma dove lavorò a lungo nell’attivissimo studio di A. Vertunni, in compagnia di P. Barucci e P. Joris. Nella produzione degli anni giovanili compaiono soggetti storici e biblici. Con un'intensa attività espositiva l'artista presentò paesaggi veneziani e romani e scene di genere, spesso di costumi e vita popolare: esordì nel 1870 alla mostra romana degli Amatori e Cultori con Una monaca che adacqua i fiori, e nel 1873 inviò all'Esposizione di Vienna Un mercato di polli. Accostatosi a M. Fortuny, perfezionò la capacità grafica della resa, adottando anche la tecnica della tempera e dell'acquerello (Paesaggio veneziano, Roma, Galleria Comunale d’Arte Moderna). Nel 1875 fu tra i dieci fondatori dell’Associazione romana degli Acquarellisti, con la quale espose fino al 1913 (Studio in Genazzano). A Roma fu anche presente all'Esposizione Nazionale del 1883 (L'addio della sposa) e alle mostre del gruppo “In Arte Libertas” del 1901 e 1902.