Celommi Pasquale *
Rosburgo, oggi Roseto degli Abruzzi (Teramo) 1851 - 1928
Dopo gli studi all’Accademia di Firenze tornò a risiedere nel suo paese nel 1881. Agli esordi (Vecchio e Odalisca, esposti a Torino nel 1880, coll. privata) fu vicino ai modelli di F. P. Michetti indirizzando poi la sua pittura soprattutto ai soggetti tratti dalla terra natale: paesaggi montani e marine d’Abruzzo, popolati da pastori e pescivendole dove fece uso di un'intensa tavolozza. Alle mostre romane fu presente nel 1883 con Tarantella, nel 1895 con II ciabattino (Roseto, Palazzo del Comune) e nel 1900; espose anche a Genova (1886, 1892, 1901) e nel 1888 a Teramo (tra gli altri figurarono Lo sposalizio abruzzese, coll. privata; L'operaio politico, Teramo, Museo Civico). Realizzò pure dipinti sacri, mitologici e scene in costume sette-centesco. Con gli inizi del secolo lavorò con il figlio Raffaello.