Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Catti Michele *

CATTI MICHELE
Palermo 1855 - 1914
Per seguire liberamente la propria attitudine alla pittura, giovanissimo fuggì di casa trovando ospitalità presso lo scrittore palermitano L. Natoli che lo introdusse nell’ambiente artistico cittadino e lo aiutò sempre nel corso della sua carriera. Dopo gli inizi alla scuola di F. Lojacono si allontanò dalla visione analitica della natura elaborata dal maestro: esordì con Burrasca d'autunno alla Promotrice di Palermo del 1875, dove l'anno seguente espose Tramonto d'inverno (entrambi dispersi). Prese parte all'Esposizione Nazionale di Milano del 1881 con Crepuscolo e nello stesso anno si cimentò in un soggetto storico, Lo sbarco di Garibaldi a Marsala (coll. privata). Frequentò anche lo studio di F. P. Michetti, durante un breve soggiorno romano nel 1883. Visse e lavorò sempre a Palermo, appartato, non mancando però di partecipare a esposizioni locali e nazionali: nel 1898 e nel 1910 ebbe mostre personali nella sua città e nel 1911 fu premiato all’Esposizione di Roma per Ultime foglie (1906). Approdato a una pittura vagamente impressionista dai toni smorzati, espresse un sentimento malinconico e crepuscolare della realtà, specie nei paesaggi venati di un sottile lirismo (La vela, Il fiume Plutuni, La tonnarazza, Vento e nebbia, tutti a Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna; Castel di Tusa, 1892; Lo stagno; Paesaggio paludoso, tutti in coll. privata). Le opere tarde, con scene di vita cittadina immerse in un'atmosfera grigia e autunnale (Ultime foglie, Porta nuova, Domenica piovosa, La fiera dei morti,tutti a Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna), risentono dell'influsso di A. Leto e delle vedute parigine e londinesi di G. De Nittis. Un buon numero di dipinti è conservato nelle raccolte del Banco di Sicilia di Palermo; gran parte della sua produzione è ancora ignota perché dispersa o in collezione privata. Michele Catti ebbe quattro figli dei quali solo Aurelio seguì le orme del padre.
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