Carutti Augusto *
Pinerolo (Torino) 1875 - Torino 1956
Negli studi di G. Tesio e C. Pugliese-Levi assimilò elementi del paesaggismo fontanesiano, riveduto attraverso le innovazioni di M. Calderini. Esordì alla Promotrice torinese del 1899. La sua produzione d'inizio secolo rivela timide aperture in direzione divisionista e convergenze di gusto con le poetiche simboliste e liberty (Studio, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna). Dopo l’affermazione alla Qua-driennale di Torino del 1902 (Tramonto, Silenzio, Una fila d'alberi), nel 1905 presentò Autunno alla Biennale di Venezia, dove continuò a esporre fino al 1926. Fedele a una pittura di paesaggio, pervasa da malinconie crepuscolari, espose a Torino fino alla metà degli anni '40. Fu anche acquafortista e critico d’arte.