Carlini Giulio *
Venezia 1826 - 1887
Allievo all’accademia di Venezia di O. Politi e L. Lipparini, si orientò allo studio della figura e del ritratto. Esordì alla mostra accademica del 1846 con Cecilia di Baone, e negli anni seguenti eseguì quadri di soggetto storico e letterario che espose a Milano (1853, Incontro di Marfisa con Pinabello; 1856, Ultimo colloquio di Jacopo con Marina Foscari), a Venezia (1861, Margherita Pusterla condotta al patibolo; 1863, Vittor Pisani liberato dal carcere) e a Genova (1869, Supplizio di Marin Faliero; 1871, Tiziano visitato nel suo studio da Aretino). A questa produzione affiancò opere a fresco (Cacciata dello Straniero, Padova, Palazzo della Provincia) e, dai primi anni '70, quadri con scene di genere e brani di vita veneziana (Cucine veneziane per povero-il fritolin, presentato a Milano nel 1874) e soggetti orientalisti (Orientale, esposto a Milano nel 1884). Negli ultimi anni aggiornò il suo repertorio con temi tratti dalla cronaca contemporanea, come nell’Episodio dell'inondazione del Veneto esposto a Venezia nel 1887. Il suo nome rimane comunque legato alla fortunata attività di ritrattista, come testimonia la galleria di ritratti di uomini illustri eseguita per il Caffè Florian di Venezia.