Cammarano Giuseppe *
Sciacca (Agrigento )1766 - Napoli 1850
Proveniente da una famiglia di artisti di teatro ed egli stesso apprezzato attore, iniziò l’attività di pittore come aiuto dello scenografo D. Chelli al teatro San Carlo di Napoli. In seguito passò alla scuola di F. Fischetti all'Accademia di Napoli e negli anni '80 collaborò con P. Hackert alla decorazione del Real Casino di Carditello. Con l'aiuto del maestro poté recarsi a Roma dove fu interessato all'opera di J. L. David. Tornato a Napoli nel 1788, si dedicò a opere decorative e dopo il 1806 ottenne diversi incarichi all'Accademia durante e in seguito alla trasformazione operata da J.B. Wicar. In età napoleonica realizzò un Ritratto di Carolina Bonparte (1813, Roma, Museo Napoleonico) e iniziò la decorazione degli appartamenti della Reggia di Caserta (Minerva che premia le arti e le scienze, 1814) che proseguì al ritorno dei Borboni (Teseo e il Minotauro, Ettore che rimprovera Paride, 1824). I suoi legami di fedeltà alla restaurata monarchia sono testimoniati dai numerosi incarichi (velario del soffitto del San Carlo, 1816; Minerva che premia la Fedeltà, 1818, Palazzo Reale; Lo sbarco di Ruggero il Normanno a Palermo, 1840, Palazzo Reale, sala XIII), fra i quali il più significativo è il ritratto di circostanza La famiglia reale di Francesco I (1820, Palazzo Reale), dove l’impianto neoclassico lascia emergere una vivacità interpretativa di matrice tardo-settecentesca. Dal 1827 diresse la scuola di disegno con J. Franque e in seguito con C. Angelini.