Calascibetta Paolo*
Palermo 1801 - 1834
Formatosi presso F. Farina, passò sotto la guida di G. Velasco presso il quale rimase sei anni esercitandosi nella copia dei gessi antichi. Successivamente entrò nello studio di G. Riolo, e frequentò con profitto anche l'Accademia del Nudo a Palermo. Apprezzato interprete di soggetti allegorici (Trionfo della Fede o della Morte, Palermo, Galleria di Palazzo Bagnasco) e mitologici (casini di caccia dei duchi di Serradifalco e Monteleone all’Olivuzza), nel 1833 terminò la grande tela della Madonna del Rosario, santa Caterina e santa Rosa da Lima, mentre lasciò incompiuto un Collatino e Bruto in atto di proclamare la Repubblica (ubicazione ignota). Nell’Autoritratto (Palermo, Biblioteca Comunale, fondo Gallo) è caratteristico l’uso del segno neoclassico che astrae da ogni contesto la naturalezza della figura.