Calamai Baldassarre *
Firenze 1797 - 1851
Allievo di P. Benvenuti dal 1815 all’Accademia di Firenze, nel 1823 vinse il concorso Curlandese di Bologna con Ulisse nella dimora di Circe (Bologna, Galleria Comunale d’Arte Moderna) e l'anno seguente con Ulisse che si manifesta a Nausicaa ottenne il pensionato a Roma. Nei saggi accademici di quegli anni, svolti su soggetti omerici e danteschi, l’artista si mostrò attento ai fermenti culturali della sua epoca, affrontando temi “medievali” (Dante e Virgilio incontrano Farinata, 1825, Firenze, Galleria dell’Accademia) e di precoce ispirazione romantica anche per la scelta di luci notturne di ascendenza secentesca (Episodio della peste di Firenze del 1348, descritto da Boccaccio, 1828; replica del 1836 a Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti). Nel 1828, inoltre, Calamai partecipò per tempo con un episodio dal Conte di Carmagnola (esposto all’Accademia), alla ventata di affezione per la cultura manzoniana diffusasi in quel momento in Toscana. Professore onorario dell’Accademia dal 1839, nel 1844 eseguì Boccaccio che sotto il nome di Dioneo rallegra con una novella la brigata raccolta a Schifanoia (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti).