Boggiani Guido*
Omegna (Novara) 1861 - Gran Chaco (Paraguay) 1902
Fu uno degli allievi prediletti di F. Carcano e nel 1883, a soli 23 anni, vinto il premio Principe Umberto (All'ombra dei castagni, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), si trasferì a Roma. Qui conobbe G. D'Annunzio, che in Maia rievocò l'amico e il suo tragico assassinio, avvenuto per mano di un indigeno nella foresta del Gran Chaco. Socio onorario dal 1885 dell'Accademia di San Luca, fu presente fino al 1887 con i suoi paesaggi, stilisticamente affini a quelli del maestro, alle maggiori esposizioni italiane. I soggetti delle sue tele riflettono i suoi spostamenti: vedute del lago Maggiore, scorci suggestivi della Liguria e di Sestri Levante, la campagna romana e, infine, i paesaggi tropicali (Rio Baniego - Alto Paraguay, esposto alla Promotrice di Genova nel 1847) e la foresta equatoriale (Foresta vergine, esposto alla Triennale di Milano nel 1900). A partire dal 1887 partecipò a numerose spedizioni in Sudamerica dove trascorse gli ultimi anni della vita, dipingendo paesaggi e documentando la vita delle popolazioni locali.