Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Bezzi Bartolomeo *

BEZZI BARTOLOMEO
Fucine d'Ossana (Trento) 1851 - Cles (Trento) 1923
Dal 1871 frequentò l'Accademia di Brera a Milano, dove ebbe per maestri G. Bertini e F. Carcano; nel 1878 presentò all'esposizione accademica una delle prime prove di paesaggio, La valle di Rabbi. Nel 1882 vinse il premio Fumagalli e l’anno seguente ottenne consensi con alcuni paesaggi veronesi inviati all'Esposizione Nazionale di Roma. Nel 1884 divenne socio onorario dell'Accademia milanese. Il successo che via via si andava guadagnando è testimoniato dalle numerose esposizioni, anche all’estero (Monaco di Baviera 1893, 1898, 1903; Parigi, 1895) e dalle acquisizioni, da parte dei Savoia, di opere destinate ai palazzi reali e alle gallerie nazionali (fra gli altri, Mulini a Verona, 1884 e A sera, 1890, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna; Spiaggia del lido, esposto alla Triennale di Brera nel 1891, Trento, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto). Nel 1890, dopo lunghi soggiorni a Milano e a Verona, si stabilì a Venezia dove, con R. Selvatico, partecipò attivamente alla vita culturale della città e all'ideazione e realizzazione delle esposizioni internazionali, inaugurate nel 1895. Intanto, l’influenza di G. Favretto lo spinse verso una produzione di genere (Giorno di magro, 1895, Trento, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto); proprio in quegli anni, l’artista raggiunse modi molto personali nella pittura di paesaggio, descrivendo con forte accento lirico alcuni scorci delle città, o vedute di laghi o di fiumi dell’Italia settentrionale.
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