Bertelli Flavio *
San Lazzaro di Savena (Bologna) 1865 - Rimini 1941
Avviato alla pittura di paesaggio dal padre Luigi, compì i primi studi presso il collegio dei Barnabiti a Firenze, allacciando proficui rapporti con l'ambiente artistico toscano; rientrato a Bologna si iscrisse all’Accademia di Belle Arti, dove frequentò i corsi tenuti da A. Puccinelli. Determinante, per la sua formazione, oltre all'aggiornata lezione del padre, fu l'amicizia con T. Signorini, grazie al quale venne a contatto con l’ultima pittura macchiatola. Dagli anni '90, tramite G. Segantini e V. Grubicy, si avvicinò alla tecnica divisionista, che bene poteva assecondare la sua ricerca, rivolta alla resa delle atmosfere naturali e delle vibrazioni della luce (Alba e tramonto, 1895, Bologna, Galleria d'Arte Moderna). In seguito schiarì molto la sua tavolozza, prediligendo ampi paesaggi innevati, albe e crepuscoli primaverili. Sue opere furono presentate, fra l’altro, a Firenze nel 1889 e nel 1890-1891, a Milano alla mostra di Brera del 1890 (Inverno; Primavera; Autunno; Estate) e a quella del 1894, a Torino all'Esposizione Nazionale del 1898 (Sera).