Bergamaschi Giovanni *
Cremona 1828 - Casalmaggiore (Cremona) 1903
Rappresentante di un Naturalismo accademico dettagliato e composto, l'artista coltivò soprattutto la pittura sacra e la ritrattistica (Como, Museo del Risorgimento; Genova, Accademia Ligustica) ma si misurò anche con i temi di storia (Beatrice Cenci, premiata all'Esposizione di Cremona del 1863). Nel 1861 inviò alla Prima Esposizione Italiana di Firenze un San Vincenzo di Paola che presenta alle suore de la Carità alcune zitelle pericolanti, eseguito per il convento di Sant'Angelo a Cremona. Nella Parrocchiale di Sesto Cremonese lasciò il Martirio dei Santi Nazario e Celso e la decorazione a fresco; lavorò anche nelle chiese cremonesi di Sant’Angelo e di San Pietro e nel teatro Ponchielli. Fu presente alle esposizioni fino al 1896 con ritratti (a Milano nel 1875 e nel 1882), quadri di genere (Ninì ha fame, esposto a Venezia nel 1887) e altre opere di tema letterario (Torino 1884).