Benisson Vittorio *
Torino 1830 - Roma 1880
Fin da giovanissimo si dedicò alla pittura di paesaggio raccogliendo l'eredità tardoromantica e naturalista di M. D'Azeglio, C. Piacenza e A. Beccaria. Artista colto, disegnatore vigoroso e buon colorista, seppe liberarsi del retaggio accademico con l'aggiornamento tecnico e stilistico alle novità del suo tempo. Oltre al paesaggio, ripreso dal vero, lavorò anche a soggetti mitologici (La piccola marina di Capri, Feste e sacrifizi al dio Termine nel mese di Febbraio, 1874, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna), storico-letterari e scene di genere. Ceramista e acquafortista, fu membro della Società “L'Acquaforte” presso l’Accademia Albertina. Dal 1851 al 1880 prese parte alle esposizioni di Torino, di Genova e Milano; fu anche presente all'Esposizione di Belle Arti di Firenze svoltasi nel 1868-1869 con un Dante Alighieri, alla Mostra Nazionale di Parma del 1870 con L'Autunno, a quella di Napoli del 1877 con Primavera a Villa Borghese, che fu uno dei suoi ultimi lavori.