Bandini Enrico*
Parma 1806 ca. - 1888
Allievo di G. Tebaldi presso l'Accademia di Parma, nel 1836 otteneva il gran premio del concorso annuale con l’ Assassinio di Pompeo Magno (Parma, Galleria Nazionale), opera redatta secondo schemi neoclassici, con la citazione dell'effigie di Napoleone nei lineamenti del triumviro. Dopo aver soggiornato a Roma, si avvicinò presto a soluzioni nazareno- puriste, come attesta la minardiana Cena in Emmaus (1838), commissionata nel 1836 dalla duchessa Maria Luigia per la chiesa di Sala Baganza (Parma). Nel 1839 inviò a Parma un Adamo e Eva che piangono la morte di Abele (Parma, Gipsoteca dell’istituto Toschi). Su differenti registri sono i suoi ritratti, che oscillano tra esiti naturalistici (Conte Luigi Sanvitale, Fontanellato, Parma, Museo Civico; Giovanni Rossi, Parma, Museo Lombardi) e rimandi settecenteschi (Tommaso Bandini, Parma, Pinacoteca Stuard). La stampa romana del tempo menzionava anche numerosi suoi acquerelli (Ritratto del marchese Ala Ponzoni). Fu per anni sindaco di Cortile San Martino (Parma).