Bacchetta Angelo*
Crema 1841 - 1920
Allievo tra il 1857 e il 1863 di F. Hayez all'Accademia di Brera, nel 1860 debuttò all'esposizione braidense con un Berengario che rimprovera Flambert. Affermandosi poi come ritrattista presso l’aristocrazia di Crema, si dedicò anche a soggetti storici, dove la lezione hayeziana si apriva progressivamente a spunti veristi (Morte di Gervasoni sotto le mura di Ancona, 1859, Crema, Museo Civico; Morte di Alessandro dei Medici, 1869, medaglia d'oro all’Esposizione Internazionale di Parigi). Con la Deposizione e la Resurrezione presentate rispettivamente alle mostre braidensi del 1862 e del 1863, eseguite per il Santuario della Misericordia di Castelleone ( Mantova), inaugurava un periodo di intensa attività nelle chiese padane; le opere più significative di questi anni furono gli affreschi nel santuario cremasco di Santa Maria della Croce, quelli nella Parrocchiale di Rovereto (Ferrara) e una coppia di pale, Miracolo di San Martino e Ecce Homo, per la Parrocchiale di Capergnanica (Crema). Nel 1887 esponeva a Venezia Riva del Tago a Lisbona, da porsi in relazione con i soggiorni portoghesi del 1875 e del 1876.