Astolfi Achille *
Padova 1824 - 1900
Abbandonata la strada al sacerdozio, alla quale era stato avviato dalla famiglia, si volse agli studi artistici sotto la guida di V. Gazzotto. Ritrattista ricercato dalla buona borghesia padovana, si dedicò anche alla pittura di genere, ai soggetti storici e alla litografia. Nel 1855 esordì alla Esposizione Accademica di Venezia con I questuanti e con un ritratto; con altri ritratti si fece notare alla Mostra Regionale di Treviso del 1872 (Principe Umberto; Giuseppe Verdi). Nel 1884 inviò all'Esposizione Nazionale di Torino le Lavandaie al Ponte del Carmine e il bozzetto per il sipario del teatro Garibaldi di Padova raffigurante l'Incontro di Teano. Dei numerosi ritratti, resi con sapiente e composta ricerca analitica, si possono ricordare quelli di Antonio Pedrocchi e di Antonio Cavalletto (Padova, Biblioteca del Museo Civico) e quello di Vincenzo Gazzotto (1860 ca., Padova, Museo Bottacin).