Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Arrivabene Giulio Cesare*

ARRIVABENE GIULIO CESARE
Mantova 1806 - Firenze 1896
Formatosi all’Accademia di Brera, vi esordì nel 1833 con Aman in ginocchio davanti a Ester (Mantova, Galleria Comunale d’Arte Moderna), ove gli insegnamenti del suo maestro L. Sabatelli sfociano in un classicismo aulico e severo. Intrapresa anche l'attività di ritrattista, si trasferì prima del 1845 a Roma dove prese parte alla decorazione di Palazzo Torlonia. La sua lontananza da Milano non interruppe affatto i rapporti con la nobiltà lombarda (per il marchese Ala Ponzone dipinse II divorzio di Enrico VIII, per G. Arconati un Cola di Rienzo e l’Italia ai piè delle Vergine, esposto a Torino nel 1850); nel 1841 ottenne anche la prestigiosa commissione sabauda della Riconsacrazione di Altacomba per il castello di Racconigi. Alla nativa Mantova destinava tele sacre come Gesù tra i dottori per la chiesa di Sant'Egidio, o Sant'Antonio che rimprovera Ezzelino da Romano (1846, chiesa di Sant’Andrea): tela, quest'ultima, ove la pacatezza compositiva neoclassica si apre ormai a un’intensità espressiva di gusto romantico. Stabilitosi a Firenze nel 1853, trattò ancora temi storici e religiosi: Enrico IV a Canossa (Mantova, Accademia Virgiliana), L'apoteosi di San Leonardo (Mantova, chiesa di San Leonardo, abside), Imelda de' Lambertazzi (esposta a Parma nel 1870).
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