Andreotti Federico *
Firenze 1847 - 1930
Ebbe come primo maestro A. Tricca e dal 1861 studiò all’Ac cademia di Belle Arti di Firenze con E. Pollastrini: in quell’anno esponeva un saggio scolastico con una Figura allegorica dell'Italia. Attratto dalla pittura di storia, crebbe in tempi di grandi fermenti innovativi e fu in particolare attratto dalla ricerca di S. Ussi. Al maestro sembrò guardare molto da vicino nel suo Savonarola che scaccia dalla sua cella i sicari inviati dalla Bentivoglio (1863-1867, Firenze, Meridiana di Palazzo Pitti): l’opera, di commissione governativa, fu criticata da T. Signorini per l’impacciata resa della scena e il poco realismo. Abbandonati i temi storici, si dedicò di qui in avanti al ritratto (Autoritratto, Galleria degli Uffizi; Busto di giovane donna, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), alla decorazione murale e soprattutto al quadro di genere, dove otterrà i maggiori risultati, soprattutto di mercato (Paggio, esposto a Genova nel 1874; L'ami de la maison, esposto a Parigi nel 1877; Fumi passeggeri, esposto a Milano nel 1881; Paysan romain, esposto a Vienna nel 1881). Nella sua ricca produzione, dominata dai quadri di figura, sia in esterno sia d’interno, compaiono anche alcuni paesaggi (Studi di paese, esposti a Firenze nel 1906), legati ai modi del Realismo toscano.