Agazzi Rinaldo *
Mapello (Bergamo) 1857 - Bergamo 1939
Fratello di Ermenegildo, seguì i corsi di E. Scuri all’Accademia Carrara di Bergamo e qui nel 1879 vinse il primo premio con Il pane in due. Nel 1882 fu a Roma e frequentò, con l'amico G. Cavalleri, l’Accademia libera diretta da C. Maccari: entrato in contatto con la cultura naturalista e colpito dagli accenti veristi della scuola napoletana, ne trasse suggestioni per la formazione del suo stile. Durante il soggiorno romano si recò anche a dipingere nella campagna tra Anzio e Nettuno. Ottenuti i primi riconoscimenti dopo il fortunato Ritratto di Gerolamo Bonaparte, verso il 1884 rientrò a Bergamo per motivi sentimentali. In questi anni lavorò, insieme al Cavalleri e ad altri artisti, presso l’istituto di Arti Grafiche, realizzando quadretti per stampe commerciali e per calendari (Bambino con tamburello, Ragazzo con anatre). Aperto in seguito uno studio, col tempo finì col risentire delle strettezze dell'ambiente provinciale e la sua produzione andò perdendo di spunti innovativi. Il lavoro troppo intenso lo condusse, per un breve periodo, al ricovero in ospedale psichiatrico, e una serie di disavventure familiari lo perseguitò per molti anni: da uno di questi episodi, l’arresto del cognato, nacque il dipinto L'arresto. La forma verista e naturalista si adatta di volta in volta alle esigenze dell’illustrazione della realtà: Giovedì -gioie del ricoverato, Pensieri allegri (esposti a Milano nel 1884), La colazione del modello (esposto a Milano nel 1887); una realtà che può anche assumere la crudezza della denuncia sociale: Il Calzolajo, Schiavi bianchi (esposti a Bologna nel 1888). Nei paesaggi, dove talora compaiono elementi di ispirazione simbolista, la pittura più rapida tende a sfaldare a macchie il tessuto coloristico: Casa rustica (esposto a Milano nel 1884), Tempo nuvoloso (esposto a Milano nel 1888), Giornata serena (esposto a Bologna nel 1888), Aria e luce (esposto a Parigi nel 1889). Fra i ritratti si possono ricordare Beppina (esposto alla Permanente di Milano nel 1886, sotto il nome di Magni),il Ritratto dell'arch. Gallizioli del 1891, il Ritratto dell'avv. Luigi Ravoni del1892 (entrambi a Bergamo, Accademia Carrara) e il Ritratto di Lina Amoretti con autoritratto. Negli anni tardi compì periodici soggiorni a Venezia con il fratello o con le allieve.