Voogd Hendrik*
VOOGD HENDRIK
Amsterdam (Olanda) 1766 - Roma 1839
Nel 1788 giunse a Roma con una borsa di studio e prese a frequentare i paesaggisti tedeschi J. C. Reinhart e J. M. Rohden, con i quali percorreva la campagna laziale alla ricerca di temi e motivi. Suoi paesaggi figuravano, nei primi anni del secolo, sulle pareti del Caffè Greco, insieme a quelli di Reinhart e di J. A. Koch. Studiò le opere romane di C. Lorrain e N. Poussin che copiò per l’Accademia di Belle Arti di Amsterdam e che disegnò per le acqueforti realizzate da G. Volpato (Roma, Calcografia Nazionale). Per mantenersi diede per qualche tempo lezioni private e dal 1808 aprì una vera e propria scuola di pittura. Dopo la Restaurazione le sue fortune migliorarono grazie al fiorente collezionismo straniero; le sue opere, apprezzate per il cromatismo alla Lorrain, tanto da farlo indicare come il «Claude olandese», (Campagna romana, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) assunsero col tempo una sensibilità realistica di tipo romantico.
Amsterdam (Olanda) 1766 - Roma 1839
Nel 1788 giunse a Roma con una borsa di studio e prese a frequentare i paesaggisti tedeschi J. C. Reinhart e J. M. Rohden, con i quali percorreva la campagna laziale alla ricerca di temi e motivi. Suoi paesaggi figuravano, nei primi anni del secolo, sulle pareti del Caffè Greco, insieme a quelli di Reinhart e di J. A. Koch. Studiò le opere romane di C. Lorrain e N. Poussin che copiò per l’Accademia di Belle Arti di Amsterdam e che disegnò per le acqueforti realizzate da G. Volpato (Roma, Calcografia Nazionale). Per mantenersi diede per qualche tempo lezioni private e dal 1808 aprì una vera e propria scuola di pittura. Dopo la Restaurazione le sue fortune migliorarono grazie al fiorente collezionismo straniero; le sue opere, apprezzate per il cromatismo alla Lorrain, tanto da farlo indicare come il «Claude olandese», (Campagna romana, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) assunsero col tempo una sensibilità realistica di tipo romantico.