Von Vogelstein Carl Christian Vogel*
VON VOGELSTEIN CARL CHRISTIAN VOGEL
Wildenfels (Germania) 1788 - Monaco di Baviera 1868
Dopo un soggiorno a San Pietroburgo dove, dal 1808 al 1812, fu attivo come ritrattista, partì per l’Italia, fermandosi a Venezia, Bologna, Firenze, fino a giungere, nel 1813, a Roma. Qui fu introdotto nel vivace ambiente internazionale e realizzò i ritratti delle personalità più significative della capitale (A. Canova, B. Thorvaldsen, P. Cornelius, J. F. Overbeck, Pio VII). Nel 1819 si convertì al cattolicesimo. Dopo un'assenza di circa venti anni, risiedette ancora a Roma dal 1842 al 1844, con brevi soggiorni a Napoli, Pompei e Firenze. Di questo periodo è Dante e dieci episodi della Divina Commedia, composizione complessa, inserita in una cornice gotica che si conserva alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze insieme all’Autoritratto (1845), a una replica del Faust (1854-1855) e a Sinite parvulos venire ad me (1856). Durante un successivo soggiorno romano nel 1856 strinse rapporti con l'ambiente perugino (Autoritratto; Gregorio Magno compra i bambini inglesi destinati ad essere venduti a Roma, Perugia, Accademia).
Wildenfels (Germania) 1788 - Monaco di Baviera 1868
Dopo un soggiorno a San Pietroburgo dove, dal 1808 al 1812, fu attivo come ritrattista, partì per l’Italia, fermandosi a Venezia, Bologna, Firenze, fino a giungere, nel 1813, a Roma. Qui fu introdotto nel vivace ambiente internazionale e realizzò i ritratti delle personalità più significative della capitale (A. Canova, B. Thorvaldsen, P. Cornelius, J. F. Overbeck, Pio VII). Nel 1819 si convertì al cattolicesimo. Dopo un'assenza di circa venti anni, risiedette ancora a Roma dal 1842 al 1844, con brevi soggiorni a Napoli, Pompei e Firenze. Di questo periodo è Dante e dieci episodi della Divina Commedia, composizione complessa, inserita in una cornice gotica che si conserva alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze insieme all’Autoritratto (1845), a una replica del Faust (1854-1855) e a Sinite parvulos venire ad me (1856). Durante un successivo soggiorno romano nel 1856 strinse rapporti con l'ambiente perugino (Autoritratto; Gregorio Magno compra i bambini inglesi destinati ad essere venduti a Roma, Perugia, Accademia).