Vedder Elhiu *
VEDDER ELHIU
New York 1836 - Roma 1923
Si trasferì in Europa per studiare pittura nel 1856. Stabilitosi in Toscana negli anni di elaborazione della pittura di macchia, si legò a N. Costa che lo spronò a dipingere dal vero in campagna; con lui nel 1860 si recò a lavorare nei dintorni di Volterra, realizzando composizioni di grande severità, tanto da apparire astrattive. Tornato a New York, lavorò come illustratore per riviste, continuando a dipingere con alacrità paesaggi e temi di vita contemporanea. Dopo il 1866 si stabilì definitivamente a Roma dove frequentò il Caffè Greco, ritrovò Costa e venne a contatto con le tendenze più innovative che tradusse in un elegante linguaggio eclettico. Nel 1878 partecipò all’Esposizione Universale di Parigi con un tema mitologico e uno di genere storico. Lavorò soprattutto per la committenza americana: fra le sue opere maggiori figurano le grandi tele eseguite per il Bowdoin College Walker Art Gallery di Boston (Rome representative of the Arts, 1894).
New York 1836 - Roma 1923
Si trasferì in Europa per studiare pittura nel 1856. Stabilitosi in Toscana negli anni di elaborazione della pittura di macchia, si legò a N. Costa che lo spronò a dipingere dal vero in campagna; con lui nel 1860 si recò a lavorare nei dintorni di Volterra, realizzando composizioni di grande severità, tanto da apparire astrattive. Tornato a New York, lavorò come illustratore per riviste, continuando a dipingere con alacrità paesaggi e temi di vita contemporanea. Dopo il 1866 si stabilì definitivamente a Roma dove frequentò il Caffè Greco, ritrovò Costa e venne a contatto con le tendenze più innovative che tradusse in un elegante linguaggio eclettico. Nel 1878 partecipò all’Esposizione Universale di Parigi con un tema mitologico e uno di genere storico. Lavorò soprattutto per la committenza americana: fra le sue opere maggiori figurano le grandi tele eseguite per il Bowdoin College Walker Art Gallery di Boston (Rome representative of the Arts, 1894).