Uva Cesare *
UVA CESARE
Avellino 1824 - Napoli 1886
Fu avviato all'arte dal padre Mariano, pittore decoratore e, distintosi nel 1848 alla Mostra d'Arte Irpina con Albero invecchiato, ottenne nel 1850 una pensione della Provincia per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Iniziò presto a viaggiare e nel 1858 fu in Baviera (Le delizie di Baviera, 1858, Caserta, Palazzo Reale). Predilesse soggetti di vita campestre e paesaggi meridionali, realizzati a tempera, caratterizzati da colori vivaci e verità d'espressione, adoperando a volte come supporto la stoffa o il cartone (Festa al Chiatamone, 1862, Sorrento, Museo Correale). Partecipò all’Esposizione Borbonica del 1855 (Veduta di Avellino con ponte) e dal 1862 al 1885 alle promotrici napoletane (1862, La Foresta Nera; 1863, Carrara, Montagna di Monaco alla prima neve; 1864, Effetto di luna-campagna romana, L'ultima ora del giorno). All’Esposizione Internazionale di Roma del 1883 inviò Foresta in primavera e Ritorno dalla festa-tramonto.
Avellino 1824 - Napoli 1886
Fu avviato all'arte dal padre Mariano, pittore decoratore e, distintosi nel 1848 alla Mostra d'Arte Irpina con Albero invecchiato, ottenne nel 1850 una pensione della Provincia per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Iniziò presto a viaggiare e nel 1858 fu in Baviera (Le delizie di Baviera, 1858, Caserta, Palazzo Reale). Predilesse soggetti di vita campestre e paesaggi meridionali, realizzati a tempera, caratterizzati da colori vivaci e verità d'espressione, adoperando a volte come supporto la stoffa o il cartone (Festa al Chiatamone, 1862, Sorrento, Museo Correale). Partecipò all’Esposizione Borbonica del 1855 (Veduta di Avellino con ponte) e dal 1862 al 1885 alle promotrici napoletane (1862, La Foresta Nera; 1863, Carrara, Montagna di Monaco alla prima neve; 1864, Effetto di luna-campagna romana, L'ultima ora del giorno). All’Esposizione Internazionale di Roma del 1883 inviò Foresta in primavera e Ritorno dalla festa-tramonto.