Suman Ferdinando*
SUMAN FERDINANDO
Conselve (Padova) 1801 - Padova 1877
Studiò all’Accademia di Bologna, allievo di F. Alberi, e di Vnezia, sotto la guida di T. Matteini, ottenendo riconoscimenti (1816). Tornato nel paese natale e preso l’abito talare, si dedicò a una produzione pittorica di carattere devozionale dove, accanto alla lezione dei capiscuola romantici F. Hayez e G. De Min, è evidente soprattutto la meditazione sulla pittura veneta del Cinquecento. Per la basilica del Santo a Padova realizzò l’Ezzelino incontra S. Antonio (1843), altre tele con storie antoniane e francescane (entro il 1843, in sagrestia) e la pala di San Giuseppe per l’omonima cappella (1850). Del 1864 sono La Vergine e San Bovo e San Bovo e i pastori della chiesa del Torresino, sempre a Padova. Perduti sono invece i cinquanta Ritratti dei Dogi ad affresco realizzati nella torre del Castello Pacchierotti in Prato della Valle.
Conselve (Padova) 1801 - Padova 1877
Studiò all’Accademia di Bologna, allievo di F. Alberi, e di Vnezia, sotto la guida di T. Matteini, ottenendo riconoscimenti (1816). Tornato nel paese natale e preso l’abito talare, si dedicò a una produzione pittorica di carattere devozionale dove, accanto alla lezione dei capiscuola romantici F. Hayez e G. De Min, è evidente soprattutto la meditazione sulla pittura veneta del Cinquecento. Per la basilica del Santo a Padova realizzò l’Ezzelino incontra S. Antonio (1843), altre tele con storie antoniane e francescane (entro il 1843, in sagrestia) e la pala di San Giuseppe per l’omonima cappella (1850). Del 1864 sono La Vergine e San Bovo e San Bovo e i pastori della chiesa del Torresino, sempre a Padova. Perduti sono invece i cinquanta Ritratti dei Dogi ad affresco realizzati nella torre del Castello Pacchierotti in Prato della Valle.