Storelli Felice Ferdinando *
STORELLI FELICE FERDINANDO
Torino 1778 (o 1779) - Parigi 1854
Si formò a Torino presso P. G. Palmieri. Nel 1800 si trasferì a Parigi dove, fra il 1806 e il 1850, partecipò ai Salon con vedute e paesaggi (1822, Posa della prima pietra nella cappella di Rasny, per la duchessa di Berry). Mantenne continui legami con la città natale e progressivamente si affermò come rappresentante di spicco della pittura di paesaggio in Piemonte, sensibile dapprima agli esempi francesi e, in seguito, alle soluzioni del Romanticismo nordico, in particolare tedesco. Nel 1838 fu presente all'Esposizione di Arte e Industria al Valentino di Torino con cinque vedute. Riconoscimenti e commissioni gli vennero dalla famiglia reale di Francia come dalla corte sabauda, soprattutto dopo l’ascesa al trono di Carlo Alberto: del 1834 è un acquerello con la Sacra di San Michele (Torino, biblioteca Reale) per l'album del re; nel 1840 eseguì per la regina Maria Cristina la Visita di Carlo Felice e Maria Cristina ad Altacomba (Torino, Palazzo Chiablese); tra il 1841 e il 1843 realizzò alcuni dipinti celebrativi destinati alla sala del Caffè nel Palazzo Reale di Torino (oggi a Superga) e nel 1844 la Partenza di Carlo Felice da Milano (Agliè, castello). Partecipò alle mostre annuali della Promotrice torinese tra il 1842 e il 1849. Il figlio Ferdinando Michele (Parigi 1808 - dopo il 1875) fu paesaggista e autore di quadri di genere con soggetti popolari ambientati a Napoli e Roma. Ai Salon espose, dal 1864, motivi tratti in Italia, in Corsica e nelle campagne francesi.
Torino 1778 (o 1779) - Parigi 1854
Si formò a Torino presso P. G. Palmieri. Nel 1800 si trasferì a Parigi dove, fra il 1806 e il 1850, partecipò ai Salon con vedute e paesaggi (1822, Posa della prima pietra nella cappella di Rasny, per la duchessa di Berry). Mantenne continui legami con la città natale e progressivamente si affermò come rappresentante di spicco della pittura di paesaggio in Piemonte, sensibile dapprima agli esempi francesi e, in seguito, alle soluzioni del Romanticismo nordico, in particolare tedesco. Nel 1838 fu presente all'Esposizione di Arte e Industria al Valentino di Torino con cinque vedute. Riconoscimenti e commissioni gli vennero dalla famiglia reale di Francia come dalla corte sabauda, soprattutto dopo l’ascesa al trono di Carlo Alberto: del 1834 è un acquerello con la Sacra di San Michele (Torino, biblioteca Reale) per l'album del re; nel 1840 eseguì per la regina Maria Cristina la Visita di Carlo Felice e Maria Cristina ad Altacomba (Torino, Palazzo Chiablese); tra il 1841 e il 1843 realizzò alcuni dipinti celebrativi destinati alla sala del Caffè nel Palazzo Reale di Torino (oggi a Superga) e nel 1844 la Partenza di Carlo Felice da Milano (Agliè, castello). Partecipò alle mostre annuali della Promotrice torinese tra il 1842 e il 1849. Il figlio Ferdinando Michele (Parigi 1808 - dopo il 1875) fu paesaggista e autore di quadri di genere con soggetti popolari ambientati a Napoli e Roma. Ai Salon espose, dal 1864, motivi tratti in Italia, in Corsica e nelle campagne francesi.