Simonetti Giuseppe*
SIMONETTI GIUSEPPE
Attivo a Napoli fra il I840 e il 1864
Sono scarse le notizie biografiche del pittore, legato prima come allievo e poi come docente all'Accademia napoletana; la sua attività è documentata dalla presenza alle biennali borboniche, con ritratti (1841, Ritratto di un maestro di Cappella che compone al pianoforte; 1851, Ritratto di una dama assisa che suona l'arpa) e soggetti sacri (1845, L'angelo custode dell'uomo nel cammino della vita; 1851, S. Teresa ispirata dai raggi celesti, La comunione della Beata Francesca, bozzetti per gli affreschi eseguiti nella chiesa del Carmine a Mannesi; 1855, L'Arcangelo Michele che precipita Lucifero). Nel 1864 figurò anche alla Promotrice partenopea. Fu il primo maestro del figlio Alfonso.
Attivo a Napoli fra il I840 e il 1864
Sono scarse le notizie biografiche del pittore, legato prima come allievo e poi come docente all'Accademia napoletana; la sua attività è documentata dalla presenza alle biennali borboniche, con ritratti (1841, Ritratto di un maestro di Cappella che compone al pianoforte; 1851, Ritratto di una dama assisa che suona l'arpa) e soggetti sacri (1845, L'angelo custode dell'uomo nel cammino della vita; 1851, S. Teresa ispirata dai raggi celesti, La comunione della Beata Francesca, bozzetti per gli affreschi eseguiti nella chiesa del Carmine a Mannesi; 1855, L'Arcangelo Michele che precipita Lucifero). Nel 1864 figurò anche alla Promotrice partenopea. Fu il primo maestro del figlio Alfonso.