Scoppa Raimondo *
SCOPPA RAIMONDO
Napoli 1820 - dopo il 1890
Allievo di G. Smargiassi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, esordì all'Esposizione Borbonica del 1841 con una Veduta del molo di Napoli e un Paesaggio con tramonto di sole. Paesaggista dal linguaggio accademico e attardato, partecipò assiduamente alle biennali borboniche dal 1843 al 1859 (1851, Battaglia ideale, riferibile agli ultimi tempi del medioevo; 1855, L'orazione all'orto; 1859, Bice condotta al Castello di Rosate). Nel 1854 per il re Ferdinando II eseguì Un dirupo di Capo d'Urso nella provincia di Salerno (Napoli, Palazzo Reale), ricostruzione in studio di un motivo reale. Ugualmente di composizione sono i numerosi paesaggi storici, attualizzati dall’inserimento di soggetti contemporanei, che figurarono alle promotrici napoletane dal 1862 al 1884 (1862, Reggio Calabria con garibaldini; 1880, Rione Principe Amedeo di Napoli; 1884, 29 luglio 1883 a Casamicciola) e alle mostre di Firenze (1861), Milano (1878) e Genova (1879, 1880). Il figlio Gustavo (1856 - ?) si formò sotto la sua guida, seguendone l’indirizzo di paesista; espose anch’egli alle promotrici napoletane fra il 1879 e il 1882 (1880, Cantiere mercantile a Castellammare; 1882, Baia, Tempio di Diana).
Napoli 1820 - dopo il 1890
Allievo di G. Smargiassi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, esordì all'Esposizione Borbonica del 1841 con una Veduta del molo di Napoli e un Paesaggio con tramonto di sole. Paesaggista dal linguaggio accademico e attardato, partecipò assiduamente alle biennali borboniche dal 1843 al 1859 (1851, Battaglia ideale, riferibile agli ultimi tempi del medioevo; 1855, L'orazione all'orto; 1859, Bice condotta al Castello di Rosate). Nel 1854 per il re Ferdinando II eseguì Un dirupo di Capo d'Urso nella provincia di Salerno (Napoli, Palazzo Reale), ricostruzione in studio di un motivo reale. Ugualmente di composizione sono i numerosi paesaggi storici, attualizzati dall’inserimento di soggetti contemporanei, che figurarono alle promotrici napoletane dal 1862 al 1884 (1862, Reggio Calabria con garibaldini; 1880, Rione Principe Amedeo di Napoli; 1884, 29 luglio 1883 a Casamicciola) e alle mostre di Firenze (1861), Milano (1878) e Genova (1879, 1880). Il figlio Gustavo (1856 - ?) si formò sotto la sua guida, seguendone l’indirizzo di paesista; espose anch’egli alle promotrici napoletane fra il 1879 e il 1882 (1880, Cantiere mercantile a Castellammare; 1882, Baia, Tempio di Diana).