Sanguinetti Giovanni*
SANGUINETTI GIOVANNI
Mantova 1789 - Roma 1867
Formatosi a Milano con L. Sabatelli, si trasferì a Roma dove strinse una lunga amicizia con T. Minardi, che lo influenzò profondamente in senso romantico-purista e nel 1821 lo appoggiò nella nomina a direttore del- l’Accademia perugina: eletto, vi svolse anche l’incarico di docente di pittura fino al 1840, contribuendo alla diffusione delle teorie puriste nella regione, rivolte sia alla pratica artistica sia al campo della conservazione delle opere d’arte. Fatto ritorno a Roma condusse vita appartata, partecipando saltuariamente alle mostre della Società degli Amatori e Cultori (1857, L'annunciazione, L'adorazione dei magi, Scompartimento della volta di una sala). Disegnatore e acquerellista (opere a Roma, Calcografia Nazionale, e a Copenaghen, Museo Thorvaldsen), si ispirò a modelli quattrocenteschi e in particolare al Perugino, privilegiando i soggetti sacri; sono ricordate anche sue composizioni di tema allegorico o letterario (Funerali di Pallante).
Mantova 1789 - Roma 1867
Formatosi a Milano con L. Sabatelli, si trasferì a Roma dove strinse una lunga amicizia con T. Minardi, che lo influenzò profondamente in senso romantico-purista e nel 1821 lo appoggiò nella nomina a direttore del- l’Accademia perugina: eletto, vi svolse anche l’incarico di docente di pittura fino al 1840, contribuendo alla diffusione delle teorie puriste nella regione, rivolte sia alla pratica artistica sia al campo della conservazione delle opere d’arte. Fatto ritorno a Roma condusse vita appartata, partecipando saltuariamente alle mostre della Società degli Amatori e Cultori (1857, L'annunciazione, L'adorazione dei magi, Scompartimento della volta di una sala). Disegnatore e acquerellista (opere a Roma, Calcografia Nazionale, e a Copenaghen, Museo Thorvaldsen), si ispirò a modelli quattrocenteschi e in particolare al Perugino, privilegiando i soggetti sacri; sono ricordate anche sue composizioni di tema allegorico o letterario (Funerali di Pallante).