Ridolfi Antonio*
RIDOLFI ANTONIO
Mezzana (Trento) 1824 - Siena 1900
Allievo di F. Nenci e poi di L. Mussini all'Istituto d'Arte di Siena, nel 1856 cominciò a lavorare per la collegiata di Casole d'Elsa insieme ad A. Cassioli. Dall'esempio di Mussini fu indirizzato alla pittura sacra, in un linguaggio purista derivato da J. A. D. Ingres (Santa Perpetua che conforta il padre, 1857, Siena, so-vrintendenza), che sviluppò nelle commissioni per chiese e ville senesi. Nel 1870 fu premiato alla Mostra Provinciale senese per il Ritratto di Sallustio Bandini e nel 1872 presentò a Milano due quadri storici: Francesca da Rimini e Buondelmonte de' Buondelmonti nel momento in cui gli viene mostrata la Donati. Nel 1886 partecipò alla decorazione della sala monumentale del Palazzo Pubblico di Siena. Apprezzato dalla committenza senese e, per i ritratti, dal collezionismo straniero, negli anni tardi presentò alle mostre anche soggetti di genere (Un fiore, Al tempio, Nel tempio, esposti a Torino nel 1884).
Mezzana (Trento) 1824 - Siena 1900
Allievo di F. Nenci e poi di L. Mussini all'Istituto d'Arte di Siena, nel 1856 cominciò a lavorare per la collegiata di Casole d'Elsa insieme ad A. Cassioli. Dall'esempio di Mussini fu indirizzato alla pittura sacra, in un linguaggio purista derivato da J. A. D. Ingres (Santa Perpetua che conforta il padre, 1857, Siena, so-vrintendenza), che sviluppò nelle commissioni per chiese e ville senesi. Nel 1870 fu premiato alla Mostra Provinciale senese per il Ritratto di Sallustio Bandini e nel 1872 presentò a Milano due quadri storici: Francesca da Rimini e Buondelmonte de' Buondelmonti nel momento in cui gli viene mostrata la Donati. Nel 1886 partecipò alla decorazione della sala monumentale del Palazzo Pubblico di Siena. Apprezzato dalla committenza senese e, per i ritratti, dal collezionismo straniero, negli anni tardi presentò alle mostre anche soggetti di genere (Un fiore, Al tempio, Nel tempio, esposti a Torino nel 1884).