Pugliese Levi Clemente *
PUGLIESE LEVI CLEMENTE
Vercelli 1855 - Milano 1936
Dopo gli studi di disegno a Vercelli con C. Costa, intorno al 1878 frequentò a Torino l'Accademia Albertina. Si accostò a G. Grosso, allo scultore L. Bistolfi e si aggiornò all’Impressionismo francese attraverso l'esperienza naturalista piemontese di E. Rayper, V. Avondo e L. Delleani. Fu uno degli ultimi allievi di A. Fontanesi e suo compagno nelle escursioni di studio sul paesaggio. La prima produzione, nella quale compaiono anche soggetti di genere (Disinganno, esposto alla Promotrice di Torino nel 1878), risentì dell'influenza fontanesiana soprattutto nella scelta luministica (La Dora-tramonto, esposto a Torino nel 1884). Trasse i motivi nelle campagne di Sesto Calende, poi nei dintorni di Vercelli (Mattino d'inverno presso Vercelli, 1893, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), nella valle di Gressoney e in valle Anzasca. Nel 1906 si trasferì a Milano, avvicinandosi al Divisionismo lombardo (Ottobre, 1904, Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca' Pesaro). Prese parte alle mostre della Promotrice di Torino (fra il 1878 e il 1926), a quelle di Venezia (dal 1887) e di Milano (dal 1889).
Vercelli 1855 - Milano 1936
Dopo gli studi di disegno a Vercelli con C. Costa, intorno al 1878 frequentò a Torino l'Accademia Albertina. Si accostò a G. Grosso, allo scultore L. Bistolfi e si aggiornò all’Impressionismo francese attraverso l'esperienza naturalista piemontese di E. Rayper, V. Avondo e L. Delleani. Fu uno degli ultimi allievi di A. Fontanesi e suo compagno nelle escursioni di studio sul paesaggio. La prima produzione, nella quale compaiono anche soggetti di genere (Disinganno, esposto alla Promotrice di Torino nel 1878), risentì dell'influenza fontanesiana soprattutto nella scelta luministica (La Dora-tramonto, esposto a Torino nel 1884). Trasse i motivi nelle campagne di Sesto Calende, poi nei dintorni di Vercelli (Mattino d'inverno presso Vercelli, 1893, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), nella valle di Gressoney e in valle Anzasca. Nel 1906 si trasferì a Milano, avvicinandosi al Divisionismo lombardo (Ottobre, 1904, Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca' Pesaro). Prese parte alle mostre della Promotrice di Torino (fra il 1878 e il 1926), a quelle di Venezia (dal 1887) e di Milano (dal 1889).