Pogliaghi Lodovico *
POGLIAGHI LODOVICO
Milano 1857 - Varese 1950
Compiuti gli studi classici, nel 1872 si iscrisse alla milanese Accademia di Brera, seguendo gl’insegnamenti di G. Bertini. Personaggio versatile, fu architetto, scenografo, scultore, pittore, illustratore e decoratore, attivo nei maggiori cantieri milanesi, incarnando quella aspirazione all'unità fra le arti che ebbe modo di esprimere in articolati interventi, come quello nella Casa-museo Poldi Pezzoli a Milano. L’attività nel campo della pittura di tema sacro è testimoniata da opere come Madonna tra i Santi per la parrocchiale di Solzago, presso Como (1878), o Natività della Vergine per la chiesa di San Donnino a Como (1885). A Milano realizzò i cartoni per i mosaici del famedio del cimitero Monumentale (1886-1887) e la decorazione della cappella nella Casa di Riposo per Musicisti. Si cimentò anche nella pittura di storia, con opere come La morte di Giovanni Maria Visconti (1889, Milano, Accademia di Brera), combinando temi romantici e spunti veristi con scenografica esasperazione drammatica. Fu appassionato d'antichità e raccolse una collezione di gusto eclettico nella casa dove abitò, dal 1884, vicino al Sacro Monte di Varese.
Milano 1857 - Varese 1950
Compiuti gli studi classici, nel 1872 si iscrisse alla milanese Accademia di Brera, seguendo gl’insegnamenti di G. Bertini. Personaggio versatile, fu architetto, scenografo, scultore, pittore, illustratore e decoratore, attivo nei maggiori cantieri milanesi, incarnando quella aspirazione all'unità fra le arti che ebbe modo di esprimere in articolati interventi, come quello nella Casa-museo Poldi Pezzoli a Milano. L’attività nel campo della pittura di tema sacro è testimoniata da opere come Madonna tra i Santi per la parrocchiale di Solzago, presso Como (1878), o Natività della Vergine per la chiesa di San Donnino a Como (1885). A Milano realizzò i cartoni per i mosaici del famedio del cimitero Monumentale (1886-1887) e la decorazione della cappella nella Casa di Riposo per Musicisti. Si cimentò anche nella pittura di storia, con opere come La morte di Giovanni Maria Visconti (1889, Milano, Accademia di Brera), combinando temi romantici e spunti veristi con scenografica esasperazione drammatica. Fu appassionato d'antichità e raccolse una collezione di gusto eclettico nella casa dove abitò, dal 1884, vicino al Sacro Monte di Varese.