Petrocelli Arturo *
PETROCELLI ARTURO
Napoli 1856 - dopo il 1916
Insieme al fratello Achille, studiò dapprima con il padre, Vincenzo, e in seguito all'Accademia di Napoli. Dipinse a olio, acquerello e pastello, scene di genere ispirate al folclore locale, spesso con figure di vecchi, dove la scioltezza della tecnica rimanda alla lezione di M. Fortuny; nelle nature morte fece uso invece di una tecnica improntata a un verismo più tradizionale. Fu presente alla Promotrice partenopea dal 1875 al 1896 (1882, Il regalo della badessa, La lettera di sua eminenza, Polli; 1885, In attesa, acquistato dal municipio di Napoli). All’Esposizione Nazionale del 1877 presentò II custode dei Papiri e a Roma nel 1883 inviò La Vigilia di S. Martino in Napoli. Figurò fra l’altro a Milano nel 1889 con Un bacio furtivo.
Napoli 1856 - dopo il 1916
Insieme al fratello Achille, studiò dapprima con il padre, Vincenzo, e in seguito all'Accademia di Napoli. Dipinse a olio, acquerello e pastello, scene di genere ispirate al folclore locale, spesso con figure di vecchi, dove la scioltezza della tecnica rimanda alla lezione di M. Fortuny; nelle nature morte fece uso invece di una tecnica improntata a un verismo più tradizionale. Fu presente alla Promotrice partenopea dal 1875 al 1896 (1882, Il regalo della badessa, La lettera di sua eminenza, Polli; 1885, In attesa, acquistato dal municipio di Napoli). All’Esposizione Nazionale del 1877 presentò II custode dei Papiri e a Roma nel 1883 inviò La Vigilia di S. Martino in Napoli. Figurò fra l’altro a Milano nel 1889 con Un bacio furtivo.