Pappacena Ferdinando*
PAPPACENA FERDINANDO
Attivo a Napoli fra il 1850 e il 1890
Come allievo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli si presentò alle mostre borboniche (1851, Veduta di Napoli dalla strada nuova di Posillipo; 1855, Veduta delle due rocce). Dal 1862 al 1875 espose ancora paesaggi di composizione alla Promotrice partenopea, mentre nel 1867 si cimentò con un tema letterario presentando Il cadavere di Ezzelino gettato nel fiume dal paggio di Lara, poco apprezzato dalla critica per le tonalità scure. Inviò sue opere anche alle mostre di Milano(1863, 1872) e di Torino (1866, Un taglio d’alberi) e in seguito, probabilmente, soggiornò in Francia dove fu assiduo ai Salon parigini fra il 1876 e il 1879, con ritratti e vedute italiane.
Attivo a Napoli fra il 1850 e il 1890
Come allievo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli si presentò alle mostre borboniche (1851, Veduta di Napoli dalla strada nuova di Posillipo; 1855, Veduta delle due rocce). Dal 1862 al 1875 espose ancora paesaggi di composizione alla Promotrice partenopea, mentre nel 1867 si cimentò con un tema letterario presentando Il cadavere di Ezzelino gettato nel fiume dal paggio di Lara, poco apprezzato dalla critica per le tonalità scure. Inviò sue opere anche alle mostre di Milano(1863, 1872) e di Torino (1866, Un taglio d’alberi) e in seguito, probabilmente, soggiornò in Francia dove fu assiduo ai Salon parigini fra il 1876 e il 1879, con ritratti e vedute italiane.