Monticelli Giuseppe *
MONTICELLI GIUSEPPE
Rivara (Torino) 1841 - Torino 1879
Allievo di A. Gastaldi, fu premiato nel 1865 al concorso triennale dell'Accademia Albertina di Torino per Giuseppe l'ebreo spiega i sogni nel carcere. Dopo un soggiorno a Parigi, espose con regolarità alla Promotrice torinese soggetti romantici e storici (1866, Medora; 1868, Giovanni da Procida). Si affermò poi con quadri di ispirazione neo-greca e pompeiana, che propose alle mostre torinesi (1872, Armonie; 1874, Il gioco degli aliossi-bagno di Pompei; 1875, La dea mi sarà ella propizia?). Frequentò il “cenacolo di Rivara”, distinguendosi per la «semplicità elegante ed affettuosa»; fu amico di C. Turletti, E. Junck e F. Mosso. Dal 1876 un diverso orientamento caratterizzò la sua produzione artistica, che si rivolse a soggetti di interno borghese e ai ritratti (Ritratto col figurino, 1878; Lo scultore G. Ambrosio, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna).
Rivara (Torino) 1841 - Torino 1879
Allievo di A. Gastaldi, fu premiato nel 1865 al concorso triennale dell'Accademia Albertina di Torino per Giuseppe l'ebreo spiega i sogni nel carcere. Dopo un soggiorno a Parigi, espose con regolarità alla Promotrice torinese soggetti romantici e storici (1866, Medora; 1868, Giovanni da Procida). Si affermò poi con quadri di ispirazione neo-greca e pompeiana, che propose alle mostre torinesi (1872, Armonie; 1874, Il gioco degli aliossi-bagno di Pompei; 1875, La dea mi sarà ella propizia?). Frequentò il “cenacolo di Rivara”, distinguendosi per la «semplicità elegante ed affettuosa»; fu amico di C. Turletti, E. Junck e F. Mosso. Dal 1876 un diverso orientamento caratterizzò la sua produzione artistica, che si rivolse a soggetti di interno borghese e ai ritratti (Ritratto col figurino, 1878; Lo scultore G. Ambrosio, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna).