Monti Virginio*
MONTI VIRGINIO
Gemano di Roma (Roma) 1852 - Roma 1942
Si formò sotto la guida del padre Andrea, nel cui studio lavorava anche il giovane E. Cisterna, con il quale collaborerà spesso e che diventerà suo cognato. Si perfezionò con il decoratore A. Mantovani, da cui assunse i moduli raffaelleschi con i quali ornò il portico del romano Palazzo delle Poste a piazza San Silvestro (1877 ca., scialbato). Per la sua conoscenza della pittura murale e la capacità di organizzare vaste composizioni, fu tra gli artisti più richiesti nelle imprese decorative di Roma capitale. Dei suoi numerosissimi interventi si ricordano quelli a Santa Maria dell’Orto (1878), nella chiesa del Sacro Cuore (inaugurata nel 1879 con centocinquanta scene sulla Passione di Cristo e sulla Misericordia), a San Silvestro in Capite, a Santa Chiara (1888 ca.), a San Gioacchino in Prati (1891-1898) , nella chiesa del Corpus Domini (1893), a San Lorenzo da Brindisi (1897). Nel Lazio fu attivo a Terracina (Santuario della Libera, Duomo, San Salvatore) e a Rieti (San Giovenale). Di rilievo fu l’intervento nel Duomo di Ferrara, su progetto decorativo di Mantovani.
Gemano di Roma (Roma) 1852 - Roma 1942
Si formò sotto la guida del padre Andrea, nel cui studio lavorava anche il giovane E. Cisterna, con il quale collaborerà spesso e che diventerà suo cognato. Si perfezionò con il decoratore A. Mantovani, da cui assunse i moduli raffaelleschi con i quali ornò il portico del romano Palazzo delle Poste a piazza San Silvestro (1877 ca., scialbato). Per la sua conoscenza della pittura murale e la capacità di organizzare vaste composizioni, fu tra gli artisti più richiesti nelle imprese decorative di Roma capitale. Dei suoi numerosissimi interventi si ricordano quelli a Santa Maria dell’Orto (1878), nella chiesa del Sacro Cuore (inaugurata nel 1879 con centocinquanta scene sulla Passione di Cristo e sulla Misericordia), a San Silvestro in Capite, a Santa Chiara (1888 ca.), a San Gioacchino in Prati (1891-1898) , nella chiesa del Corpus Domini (1893), a San Lorenzo da Brindisi (1897). Nel Lazio fu attivo a Terracina (Santuario della Libera, Duomo, San Salvatore) e a Rieti (San Giovenale). Di rilievo fu l’intervento nel Duomo di Ferrara, su progetto decorativo di Mantovani.