Monti Nicola *
MONTI NICOLA
Pistoia 1780 - Cortona (Arezzo) 1864
Studiò all'Accademia di Firenze e negli anni dell'impero predilesse i temi mitologici: al 1812 risale Aiace Telamonio difende il corpo di Patroclo e al 1813 Teti che prega Giove per il figlio Achille. Nel 1814 dipinse per il municipio di Pistoia un grande ritratto di Napoleone I e nello stesso anno si recò per studio a Roma, quindi a Bologna e a Ferrara. Nel 1816 ottenne l'incarico di dipingere il Trionfo della Vera Croce e Quattro profeti in una sala del secondo piano di Palazzo Pitti a Firenze. A quel tempo è da riferire anche il Ritratto di Ferdinando III di Lorena (Pistoia, Museo Civico). Dal 1818 al 1820 risiedette in Polonia, lavorando a soggetti sacri, quindi a San Pietroburgo e a Vienna. Tornato a Firenze nel 1821, collaborò alla decorazione di Palazzo Borghese. Nominato professore all'Accademia (1823), fu in seguito assorbito da numerosi impegni, lavorando per committenze fiorentine e pistoiesi, sia pubbliche sia private. Dal 1841 insegnò disegno nel collegio degli Scolopi a Cortona, dove si era stabilito. Numerosi scritti documentano l’attività di letterato svolta fino al 1860.
Pistoia 1780 - Cortona (Arezzo) 1864
Studiò all'Accademia di Firenze e negli anni dell'impero predilesse i temi mitologici: al 1812 risale Aiace Telamonio difende il corpo di Patroclo e al 1813 Teti che prega Giove per il figlio Achille. Nel 1814 dipinse per il municipio di Pistoia un grande ritratto di Napoleone I e nello stesso anno si recò per studio a Roma, quindi a Bologna e a Ferrara. Nel 1816 ottenne l'incarico di dipingere il Trionfo della Vera Croce e Quattro profeti in una sala del secondo piano di Palazzo Pitti a Firenze. A quel tempo è da riferire anche il Ritratto di Ferdinando III di Lorena (Pistoia, Museo Civico). Dal 1818 al 1820 risiedette in Polonia, lavorando a soggetti sacri, quindi a San Pietroburgo e a Vienna. Tornato a Firenze nel 1821, collaborò alla decorazione di Palazzo Borghese. Nominato professore all'Accademia (1823), fu in seguito assorbito da numerosi impegni, lavorando per committenze fiorentine e pistoiesi, sia pubbliche sia private. Dal 1841 insegnò disegno nel collegio degli Scolopi a Cortona, dove si era stabilito. Numerosi scritti documentano l’attività di letterato svolta fino al 1860.