Montefusco Vincenzo *
MONTEFUSCO VINCENZO
Cava de' Tirreni (Salerno) 1852 - Roma 1912
Studiò all'Accademia di Belle Arti di Napoli con G. Smargiassi e G. Mancinelli, poi con D. Morelli. Esordì alla Promotrice partenopea con quadri di paesaggio (1869, Studio dal vero a Sorrento), ai quali affiancò presto soggetti di genere (1873, Dopo la messa; 1885, Il cantastorie del molo, entrambi a Napoli, Museo di Capodimonte), che trovarono pronta accoglienza presso il pubblico italiano ed europeo, anche per la mediazione del mercante francese A. Goupil. Legato alla rappresentazione verista del soggetto, segnò i suoi paesaggi, spesso ad acquerello, di un cromatismo intenso e luminoso (Veduta di Fuorigrotta, acquerello; Battesimo di barca, Napoli, Amministrazione Provinciale), mentre nei quadri di genere trovò una cifra sentimentale (La mamma, Napoli, Amministrazione Provinciale), talora rivolta ai temi patriottici (Settembrini nel carcere di Santo Stefano, Napoli, Museo di San Martino; L'addio del bersagliere alla madre, Napoli, coll. Banco di Napoli).
Cava de' Tirreni (Salerno) 1852 - Roma 1912
Studiò all'Accademia di Belle Arti di Napoli con G. Smargiassi e G. Mancinelli, poi con D. Morelli. Esordì alla Promotrice partenopea con quadri di paesaggio (1869, Studio dal vero a Sorrento), ai quali affiancò presto soggetti di genere (1873, Dopo la messa; 1885, Il cantastorie del molo, entrambi a Napoli, Museo di Capodimonte), che trovarono pronta accoglienza presso il pubblico italiano ed europeo, anche per la mediazione del mercante francese A. Goupil. Legato alla rappresentazione verista del soggetto, segnò i suoi paesaggi, spesso ad acquerello, di un cromatismo intenso e luminoso (Veduta di Fuorigrotta, acquerello; Battesimo di barca, Napoli, Amministrazione Provinciale), mentre nei quadri di genere trovò una cifra sentimentale (La mamma, Napoli, Amministrazione Provinciale), talora rivolta ai temi patriottici (Settembrini nel carcere di Santo Stefano, Napoli, Museo di San Martino; L'addio del bersagliere alla madre, Napoli, coll. Banco di Napoli).