Molinaro Biagio *
MOLINARO BIAGIO
Trani (Bari) 1825 - Napoli 1868
Studiò a Napoli sotto la guida di C. Angelini, C. Guerra e M. De Napoli, alla cui opera fu largamente debitore. Prese parte a diverse edizioni delle mostre borboniche, segnalandosi a quella del 1855 con La schiavitù degli Israeliti. Parallelamente condusse con successo interventi decorativi per committenze laiche ed ecclesiastiche (a Castel Capuano e nella cappella Palatina di Palazzo Reale a Napoli; nelle cattedrali di Altamura e di Troia, in Puglia). Durante gli anni '60 fu presente con regolarità alle esposizioni della Società Promotrice di Napoli con quadri di soggetto storico e religioso. Mantenne sempre saldi legami con la città natale realizzando, durante i periodici rientri in patria, numerosi ritratti e quadri sacri per l'aristocrazia locale; per il teatro Comunale ornò il sipario con La firma e la promulgazione degli Ordinamenti di Tratti nel 1063 (1863, Trani, Scuola Elementare De Amicis). Nel 1869, a un anno dalla sua scomparsa, comparvero alla Mostra partenopea Salvator Rosa che legge le sue satire (incompiuto) e La lettura.
Trani (Bari) 1825 - Napoli 1868
Studiò a Napoli sotto la guida di C. Angelini, C. Guerra e M. De Napoli, alla cui opera fu largamente debitore. Prese parte a diverse edizioni delle mostre borboniche, segnalandosi a quella del 1855 con La schiavitù degli Israeliti. Parallelamente condusse con successo interventi decorativi per committenze laiche ed ecclesiastiche (a Castel Capuano e nella cappella Palatina di Palazzo Reale a Napoli; nelle cattedrali di Altamura e di Troia, in Puglia). Durante gli anni '60 fu presente con regolarità alle esposizioni della Società Promotrice di Napoli con quadri di soggetto storico e religioso. Mantenne sempre saldi legami con la città natale realizzando, durante i periodici rientri in patria, numerosi ritratti e quadri sacri per l'aristocrazia locale; per il teatro Comunale ornò il sipario con La firma e la promulgazione degli Ordinamenti di Tratti nel 1063 (1863, Trani, Scuola Elementare De Amicis). Nel 1869, a un anno dalla sua scomparsa, comparvero alla Mostra partenopea Salvator Rosa che legge le sue satire (incompiuto) e La lettura.