Mazzerioli Coriolano*
MAZZERIOLI CORIOLANO
Perugia 1849 - 1912
Esponente di una famiglia di pittori-decoratori, apprese i rudimenti del mestiere dal padre Gaspare, amico e collaboratore di M. Piervittori nei lavori al teatro Torti di Bevagna (1878- 1882). Insieme al fratello Osvaldo (Perugia 1859 - Roma 1926) fu uno dei più attivi ornatisti perugini di fine secolo. Specialista nella pittura di figure (fra gli altri, Il riposo e Scena con soldati in abiti secenteschi, coll. privata), mostrò una feconda vena creativa, in dimore private (Villa Bennicelli, Solfagnano) e in edifici pubblici (Municipio di Cordano). Nella decorazione di numerose chiese della provincia (parrocchiali di Corciano, Torgiano, Cerqueto, Collazzone) fece uso di un sobrio purismo che, come nella parrocchiale di Solomeo (1895) , lascia emergere elementi d'ispirazione medievalista (Sacra Famiglia), modelli neorinasci-mentali (Sposalizio della Vergine) e preziosismi decorativi di sapore neogotico. Gli insegnamenti di Piervittori avevano permesso ai due fratelli di sviluppare un variato repertorio di forme sempre in equilibrio fra tradizione e spunti alla moda. In questo senso anche il lungo sodalizio (1894-1915) di Osvaldo con A. Brugnoli, con cui collaborò in qualità di pittore di paesaggi (Palazzo Bocconi e teatro Costanzi, Roma; Palazzo Cesaroni, Perugia, 1901) fornì un costante confronto con gli aspetti più innovativi del gusto del tempo, ormai orientato verso le eleganze liberty.
Perugia 1849 - 1912
Esponente di una famiglia di pittori-decoratori, apprese i rudimenti del mestiere dal padre Gaspare, amico e collaboratore di M. Piervittori nei lavori al teatro Torti di Bevagna (1878- 1882). Insieme al fratello Osvaldo (Perugia 1859 - Roma 1926) fu uno dei più attivi ornatisti perugini di fine secolo. Specialista nella pittura di figure (fra gli altri, Il riposo e Scena con soldati in abiti secenteschi, coll. privata), mostrò una feconda vena creativa, in dimore private (Villa Bennicelli, Solfagnano) e in edifici pubblici (Municipio di Cordano). Nella decorazione di numerose chiese della provincia (parrocchiali di Corciano, Torgiano, Cerqueto, Collazzone) fece uso di un sobrio purismo che, come nella parrocchiale di Solomeo (1895) , lascia emergere elementi d'ispirazione medievalista (Sacra Famiglia), modelli neorinasci-mentali (Sposalizio della Vergine) e preziosismi decorativi di sapore neogotico. Gli insegnamenti di Piervittori avevano permesso ai due fratelli di sviluppare un variato repertorio di forme sempre in equilibrio fra tradizione e spunti alla moda. In questo senso anche il lungo sodalizio (1894-1915) di Osvaldo con A. Brugnoli, con cui collaborò in qualità di pittore di paesaggi (Palazzo Bocconi e teatro Costanzi, Roma; Palazzo Cesaroni, Perugia, 1901) fornì un costante confronto con gli aspetti più innovativi del gusto del tempo, ormai orientato verso le eleganze liberty.